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Il Dipartimento ICEA

Smart Engineering Infrastructures

L’ambiente, costruito e naturale, costituisce il campo d’azione del Dipartimento, che si avvale della scienza e della tecnologia per proporre soluzioni adeguate di progettazione, monitoraggio, intervento e gestione, di sistemi infrastrutturali e complessi architettonici e urbanistici, garantendone sicurezza, sostenibilità e funzionalità.

L’approccio ICEA si fonda su innovazione tecnologica e sviluppo di conoscenze teoriche, sperimentali e computazionali, orientate negli ultimi anni verso i seguenti assi: Smart Production, produzione di materiali ecosostenibili; Smart Service, gestione integrata e interoperabile delle fasi di progettazione e gestione di opere civili; Smart Energy, sviluppo di sistemi per la sostenibilità ambientale delle infrastrutture; Industria 4.0, con particolare riferimento all’Advanced/Additive Manufacturing, Augmented/Virtual Reality, 3D Modeling, Big Data & Analytics.

SEI ICEA rappresenta un’opportunità straordinaria per esprimere competitività scientifica e tecnologica nel settore SEI, partendo da condizioni accademiche consolidate e dai seguenti punti di forza:

  1. alto profilo scientifico, testimoniato dalla VQR e da ranking accademici. Secondo l’URAP Unipd è 2° in Italia per Ingegneria Ambientale; secondo il QS University Rankings è 7° per Ingegneria Civile. La classifica 2019 della Stanford University attesta che 9 docenti ICEA sono presenti nel 2% dei migliori ricercatori al mondo, di cui 6 posizionati anche nel ranking riferito all’intero arco della carriera;
  2. laboratori di ricerca qualificati che svolgono un ruolo centrale per l’attività scientifica e l’interconnessione con il territorio;
  3. 25 SSD in settori dell’Ingegneria Civile, Edile-Architettonica e Ambientale e in settori trasversali, che garantiscono multidisciplinarietà nelle iniziative didattiche e di ricerca;
  4. PTA rinnovato nei settori dedicati alla didattica, alla ricerca, ai servizi web e ad altre funzionalità, per una gestione efficiente delle attività ICEA;
  5. efficaci strategie per attrarre risorse nazionali e internazionali. ICEA ha conseguito negli ultimi 6 anni: 1 progetto ERC, 3 H2020 (1 Marie Sklodowska-Curie Action), 2 Horizon Europe (1 Marie Sklodowska-Curie Action), 1 PRIMA, 5 INTERREG, 4 PRIN, 1 FISR, 2 progetti ministeriali (MATTM, MAECI), 9 progetti con atenei e istituti di ricerca italiani e stranieri;
  6. fitta rete di collaborazioni esterne, derivata dall’intensa attività di terza missione. Negli ultimi 5 anni ICEA ha aderito a 3 RIR (Venetian Green Building Cluster, Veneto Clima ed Energia, Veneto Green Cluster) e promosso 2 centri studi: “Mobility & Behavior” e “Circular Economy – Waste, Materials & Sustainability”. I ricercatori ICEA hanno attivato 6 spin-off. Nel triennio 2019-21 sono stati depositati 3 brevetti e il finanziamento da attività conto terzi ha superato i 5,5 milioni di euro con un incremento del 52% rispetto al triennio precedente;
  7. importanti collaborazioni con università straniere e attivazione dal 2017 di 24 accordi. ICEA ha attivato con l’Università del Camerun 6 programmi di doppio titolo. E’ inoltre coinvolto in altri 3 programmi di doppio titolo e dal 2022/23 avrà attivi 7 accordi per il progetto Top International Managers in Engineering. La Commissione Europea ha inoltre finanziato nel 2022 l’Erasmus Mundus per la LM internazionale ICEA “Climate Change & Diversity: Sustainable Territorial Development”;
  8. interdisciplinarietà e presenza di docenti stranieri nel Dottorato in Scienze dell’Ingegneria Civile, Ambientale e dell’Architettura, organizzato in 2 curricula, con 88 docenti, di cui 26 afferenti a università straniere o enti di ricerca internazionali, e 46 dottorandi, di cui 14 con titolo estero di LM.